venerdì 9 dicembre 2011

Le Attività del Centro di Educazione Ambientale Riciclare & Creare per la Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti - 2011



Sette giorni di attività organizzate dal Centro di Educazione Ambientale Riciclare & Creare in convenzione con il Consorzio Agenda21 regilagninolani e le amministrazioni Comunali di San Vitaliano, Cimitile, Marigliano, San Paolo Bel Sito.
Al centro delle iniziative, i workshops di riciclo creativo realizzati dal nostro artigiano Valentina e indirizzato agli alunni degli Istituti Comprensivi dei Comuni partecipanti.
Riduzione dei Rifiuti, Consumo Critico, Localizzazione dei Processi Produttivi i temi affrontati con gli alunni delle scuole elementari e medie e con gli amministratori pubblici (durante il tavolo istituzionale sul tema: "Opzione Rifiuti Zero: Missione Possibile".
Centinaia i ragazzi coninvolti nelle attività che sono state rivolte sia all'artigianato artistico con la realizzazione del plastico della città sostenibile e nella costruzione di due alberi di natale di 2.5 metri utilizzando rifiuti da imballaggio e bottiglie di plastica oltre che alla tutela ambientale con l'installazione di due compostiere rispettivamente nei Comuni di Cimitile e Marigliano. 
 

Programma delle Attività:

MERCOLEDÌ 23 & VENERDÌ 25 NOVEMBRE
Isitituto Comprensivo Beethoven San Vitaliano

Ci Hanno Rotto (con) Le Scatole: l'Inutilità della maggior parte degli imballaggi degli oggetti di consumo e il peso ecologico del processo di produzione e recupero degli imballaggi stessi

WORKSHOP: Realizzazione del Plastico della Città Sostenibile (6 mq) con imballaggi e biocolori forniti dalla Spring Color

WORKSHOP: Realizzazione dell'Albero di Natale con Imballaggi e Bottiglie di Plastica


GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE
Isituto Comprensivo Guadagni Cimitile

"QUANDO I RIFIUTI NON INQUINANO": Il Processo di Compostaggio della Frazione Organica e le biodegradabilità dei materiali e degli oggetti di consumo.

WORKSHOP: Installazione di una Compostiera e Avvio del Processo di trasformazione dei rifiuti in concime organico


SABATO 25 NOVEMBRE
Isituto Comprensivo Costantini San Paolo Bel Sito

Ci Hanno Rotto (con) Le Scatole: l'Inutilità della maggior parte degli imballaggi degli oggetti di consumo e il peso ecologico del processo di produzione e recupero degli imballaggi stessi

WORKSHOP: Realizzazione dell'Albero di Natale con Imballaggi e Bottiglie di Plastica


DOMENICA 27 NOVEMBRE
Villa Comunale Comune di Marigliano

WORKSHOP: Installazione di una Compostiera e Avvio del Processo di trasformazione dei rifiuti in concime organico

Pagina della Manifestazione

sabato 12 febbraio 2011

MANIFESTO DEL MOVIMENTO PER LA DECRESCITA FELICE


Un vasetto di yogurt prodotto industrialmente e acquistato attraverso i circuiti commerciali, per arrivare sulla tavola dei consumatori percorre da 1.200 a 1.500 chilometri, costa 10 euro al litro, ha bisogno di contenitori di plastica e di imballaggi di cartone, subisce trattamenti di conservazione che spesso non lasciano sopravvivere i batteri da cui è stato formato.

Lo yogurt autoprodotto facendo fermentare il latte con opportune colonie batteriche non deve essere trasportato, non richiede confezioni e imballaggi, costa il prezzo del latte, non ha conservanti ed è ricchissimo di batteri.

Lo yogurt autoprodotto è pertanto di qualità superiore rispetto a quello prodotto industrialmente, costa molto di meno, non comporta consumi di fonti fossili e di conseguenza contribuisce a ridurre le emissioni di CO2, non produce di rifiuti.

Tuttavia questa scelta, che migliora la qualità della vita di chi la compie e non genera impatti ambientali, comporta un decremento del prodotto interno lordo: sia perché lo yogurt autoprodotto non passa attraverso la mediazione del denaro, quindi fa diminuire la domanda di merci, sia perché non richiede consumi di carburante, quindi fa diminuire la domanda di merci, sia perché non fa crescere i costi dello smaltimento dei rifiuti.

Ciò disturba i ministri delle finanze perché riduce il gettito dell'IVA e delle accise sui carburanti; i ministri dell'ambiente perché di conseguenza si riducono gli stanziamenti dei loro bilanci e non possono più sovvenzionare le fonti energetiche alternative nell'ottica dello «sviluppo sostenibile»; i sindaci, i presidenti di regione e di provincia perché non possono più distribuire ai loro elettori i contributi statali per le fonti alternative; le aziende municipalizzate e i consorzi di gestione rifiuti perché diminuiscono gli introiti delle discariche e degli inceneritori; i gestori degli inceneritori collegati a reti di teleriscaldamento, perché devono rimpiazzare la carenza di combustibile derivante da rifiuti (che ritirano a pagamento) con gasolio (che devono comprare).

Ma non è tutto. 

sabato 5 febbraio 2011

RIFIUTI E CAMORRA: Il "Patto tra Politica e Camorra" per la Gestione dei Rifiuti in Campania



Pubblichiamo il video dell'inchiesta di RAINEWS24 sul sistema criminale di gestione del Ciclo Rifiuti che da dieci anni (e ancora oggi) devasta la Campania e attraverso il quale i camorristi, tra cui molti esponenti politici, soprattutto di CentroDestra, hanno potuto accumulare ingenti patrimoni a spese dell'Ambiente e della salute dei cittadini campani.